mercoledì 23 luglio 2008

Lo scopo della ricerca, il lavoro di scultura.

Lo slideshow presente nel blog, e il link inserito in ogni post, rappresentano un esempio di ciò che vorrei fosse il risultato finale della ricerca e del lavoro. Una volta conclusa la ricerca e trovate le persone, chiederò loro di poter realizzare un calco, l'impronta del loro corpo che costituirà la parte interna di un'anfora di dimensione umana e di forma vagamente antropomorfa.
L'azione del "rubare" e del "rappresentare" il negativo di un corpo, l'impronta , è emblematica dell'assumere e del dare un significato a quello che è l'artefatto. Un' anfora, oggetto che per millenni ha permesso scambi di generi e ricchezza fra i popoli, ancora una volta assume il compito di trasferire un contenuto.
I materiali che costituiscono l'anfora (gesso e cemento) saranno trattati con sostanze chimiche di alta tecnologia che renderanno la scultura eterna, ovvero simbolicamente tramandabile ai postumi.
L'oggetto che diversamente dall'uomo può essere tramandato diventa un reperto archeologico per l'uomo di domani. Ma il reperto archeologico di per se non nasce come precostituito.
La nota stonata sta proprio nel fornire un oggetto e indicarlo come reperto archeologico, che conserva i tratti umani di coloro che saranno estinti. Oggi prendiamo coscienza di una trasformazione/evoluzione in essere. Domani l'oggetto sarà elemento di curiosità da parco giochi per intenditori.

1 commento:

Ben GazzaRRa ha detto...

Interessante. Forse mi sono perso un passaggio, e me ne scuso, ma una volta realizzate tutte le anfore, come e dove intenderesti mostrarle? Pensi che il loro ambiente ideale sia una installazione all'esterno?